I due video della gara:
https://www.youtube.com/watch?v=Tq_AHr3y25o
https://www.youtube.com/watch?v=R2mkCGUo6Jg
La Maceratese piega la Jesina
Per quanto riguarda le altre marchigiane spicca la disgraziata sconfitta interna della Vis Pesaro, 0-1 con il Campobasso, mentre il Castelfidardo piega l'Amiternina su rigore a fa un bel passo verso la salvezza. Infine parità per la Fermana, sul campo del Chieti.
Volti stanchi ma soddisfatti in sala stampa. Sono quelli di chi ha appena compiuto una grossa fatica che alla fine si è rivelata produttiva. Quello che la Rata doveva fare lo ha fatto. Ha saltato l'insidioso ostacolo Jesina con il minimo, ma preziosissimo vantaggio ed alla fine si ritrova con due punti di margine in più nella bisaccia nei confronti delle due più dirette inseguitrici Fano e Samb, fermate rispettivamente sull'1-1 da Recanatese e Civitanovese.
Giornata radiosa per i colori biancorossi anche se le difficoltà non sono mancate.
"Eravamo partiti forte, con l'intenzione di passare in vantaggio subito – commenta Giuseppe Magi dopo aver scherzato sulla sua leggera influenza ("meglio io che la squadra")
– ma le cose non sono andate così per un paio di legni colpiti. Allora
abbiamo saputo attendere. Questo sulla Jesina è stato il successo della
mente, della convinzione di una squadra che esce rafforzata dal derby
vinto. Potevamo avere problemi perché quando non passi e spendi molto
potresti pagare lo sforzo, invece siamo riusciti nell'intento".
Nel finale un po' troppa sofferenza?
"Non abbiamo giocato gli ultimi dieci
minuti come avremmo dovuto, cioè con la palla lontana dalla zona di
Saitta, siamo un po' scesi, ma dire che rimprovererò i ragazzi per non
aver amministrato in maniera impeccabile il vantaggio significherebbe
perdere di credibilità. Siamo soddisfatti di come sono andate le cose".
Quale la chiave di volta del confronto?
"Non parlerei tanto di tatticismi perché
i ragazzi sono stati bravi ad avere pazienza ed a sfruttare uno dei 13
calci d'angolo (a zero!, ndr) che si sono procurati, abbiamo avuto la
forza di crederci, ma se vogliamo parlare di schemi è stato positivo
l'arretramento in mediana di Villanova perché a centrocampo avevano
costruito una diga. Da contrastare. Sapevo che non sarebbe stato facile
battere la Jesina, seppur rimaneggiata, perché anch'io da giocatore ho
indossato la maglia leoncella e so l'adrenalina che ti infonde. È andata
bene".
Sul fronte jesino Francesco Bacci riconosce il valore della leader.
"La Maceratese è una squadra
straordinaria. L'abbiamo arginata a lungo, ma abbiamo concesso troppi
calci d'angolo. In uno di questi siamo capitolati".
Quanto hanno inciso le assenze?
"Hanno avuto il loro peso, infatti ho
dovuto far esordire il classe '97 Toderi per mancanza di pedine, ma non
sarebbe stato facile neanche con tutti gli effettivi fare risultato a
Macerata".
La numero uno maceratese Maria Francesca Tardella elogia ma frena.
"È un gruppo, il nostro, per il quale
non ho più aggettivi. Sono dei giocatori fantastici guidati da un
allenatore stratosferico. Non dimenticherei, però, la grande squadra che
gli è stata messa a disposizione grazie al prezioso lavoro del diesse
Maurizio Gagliardini".
Cosa cambia dopo questa vittoria e dopo il doppio mezzo passo falso delle inseguitrici?
"Assolutamente nulla. Direi che ci sono
due punti in più ed una partita in meno, ma il cammino da fare è ancora
lungo. Domenica a Scoppito troveremo una formazione (l'Amiternina, ndr)
che giocherà chiusa come la Jesina oggi. Ogni match nel girone di
ritorno nasconde insidie".
Terminiamo doverosamente con chi la pratica è riuscito a sbrigarla di persona, Alessandro D'Antoni.
A chi dedichi la tua nona "perla" stagionale?
"Come al solito alla mia famiglia, alla
mia ragazza Simona ma stavolta anche ad un giocatore mio amico che gioca
nel Teramo in Lega Pro e che reputo uno dei migliori della categoria,
Gianluca Lapadula". Concesso!
Era un derby temuto, sia per la consistenza
dell'avversaria già saggiata all'andata, quando i leoncelli ripresero
sul filo di lana i biancorossi tentando anche il colpo gobbo nel finale,
sia perché un derby è sempre un derby anche se su sponda opposta
mancano 3 avversari per squalifica (l'ariete Traini, Calcina e
Sassaroli) ed uno come Trudo, che ha marcato visita, che là davanti si
fa sentire. Invece la Maceratese ha superato alla grande anche l'ostacolo Jesina.
Con la calma della grande squadra che sa cogliere nel corso del
confronto il momento giusto, nonostante la copertura a testuggine dei
biancorossi ospiti abbia allungato i tempi della resa. Insomma,
leoncelli battuti ma mai domi. Di contro, biancorossi (stavolta in
tenuta nera) sempre più in alto. Ora il vantaggio sulle più dirette
inseguitrici si è dilatato ad 8 punti nei confronti del Fano, fermato
sull'1-1 dalla coriacea Recanatese al Tubaldi, e a ben 11 sulla Samb che
non ha avuto ragione dell'orgoglio della Civitanovese al Riviera delle
Palme. Per la Rata di Magi un'altra domenica da incorniciare. In avvio
confermata l'indisponibilità di Ferri-Marini, rilevato da Villanova.
Saitta è riconfermato fra i pali, mentre capitan Garaffoni è di nuovo al
suo posto dopo aver scontato la giornata di squalifica, con Petti che
torna diligentemente in panchina. Davanti a Saitta consueta cintura
difensiva composta da Cordova, Garaffoni, Alex Marini e D'Alessio. A
centrocampo il direttore d'orchestra è Croce che comincia la sua fatica
poco dopo che suo fratello Daniele ha terminato la propria, a San Siro,
con il sempre più sorprendente Empoli. Capitan Romano e De Grazia lo
affiancano. Nel reparto offensivo D'Antoni è il centrale, con Kouko e
Villanova angeli custodi. A metà primo tempo Magi fa scalare in mediana
Villanova per contrastare adeguatamente il fornito pacchetto centrale
dell'abbottonata Jesina. Sul fronte opposto Bacci propone un teorico
4-3-3 con Tommasi, Tafani, Nicola Marini e Nicola Cardinali davanti al
positivo Tavoni; Brighi perno davanti alla difesa con Frulla e Francia
ai suoi lati. Il tosto classe '94 Tittarelli al centro dell'attacco come
nel match di Coppa Italia che vide prevalere la Maceratese con un gol
di Belkaid. Pierandrei e Carnevali lo supportano, ma non lasciamo mai
sguarnita la cintura mediana.
1° TEMPO
Inizio deciso dei padroni di casa.
Al 1' De Grazia si invola sulla sinistra e tenta la conclusione, ribattuta.
Al 1' De Grazia si invola sulla sinistra e tenta la conclusione, ribattuta.
Al 13' lo scatenato De Grazia riceve da Romano e si gira in area cogliendo con il mancino l'incrocio dei pali.
Al 14' angolo di Villanova dalla sinistra, incornata di D'Antoni e correzione di testa di De Grazia sul palo. Secondo legno in un minuto per l'ex ascolano. Che jella!
Al 14' angolo di Villanova dalla sinistra, incornata di D'Antoni e correzione di testa di De Grazia sul palo. Secondo legno in un minuto per l'ex ascolano. Che jella!
Un minuto dopo D'Antoni prova dal limite, ma Tavoni blocca.
Al 16' Tittarelli cade ai venti metri.
Per Natilla è punizione. Poi ne decreta un'altra da distanza ravvicinata
per il mani di D'Antoni in barriera e Francia scheggia la traversa con
un sinistro velenoso.
Al 29' destro di D'Antoni arginato a fatica da Tavoni.
Alla mezz'ora punizione per la Maceratese dai 28 metri. Croce calcia debolmente.
Al 34' Kouko è atterrato da Cardinali al limite sinistro. Punizione e giallo per lo jesino. Kouko calcia alto.
Due minuti dopo è ancora Kouko che tenta il destro a giro ma Tavoni devia in corner.
Al 40' sinistro di Villanova senza tante pretese. Poi Tavoni sbaglia il rilancio con Kouko che non riesce però ad approfittarne appieno.
Al 44' punizione di Villanova dalla destra con colpo di testa di Garaffoni alto non di tanto.
La linea Maginot jesina tiene.
Alla mezz'ora punizione per la Maceratese dai 28 metri. Croce calcia debolmente.
Al 34' Kouko è atterrato da Cardinali al limite sinistro. Punizione e giallo per lo jesino. Kouko calcia alto.
Due minuti dopo è ancora Kouko che tenta il destro a giro ma Tavoni devia in corner.
Al 40' sinistro di Villanova senza tante pretese. Poi Tavoni sbaglia il rilancio con Kouko che non riesce però ad approfittarne appieno.
Al 44' punizione di Villanova dalla destra con colpo di testa di Garaffoni alto non di tanto.
La linea Maginot jesina tiene.
2° TEMPO
Nella ripresa si parte con la Maceratese ancora con il 4-4-2.
Al 3' Tittarelli prova il destro a giro ma Saitta è piazzato.
Al 5' D'Antoni cerca il pertugio sul primo palo ma Tavoni chiude bene in corner che la Maceratese continua a collezionare paziente.
Al 5' D'Antoni cerca il pertugio sul primo palo ma Tavoni chiude bene in corner che la Maceratese continua a collezionare paziente.
Al 6' De Grazia cerca di girarsi a due metri dalla porta, ma viene murato da un difensore.
All'11' gran chiusura di Nicola Cardinali in corner su Kouko lanciato sulla sinistra.
Al 20' Romano prova il suggerimento profondo. Ne esce un tiro-cross che non s'insacca per questione di centimetri, con Tavoni fuori dai pali.
Al 20' Romano prova il suggerimento profondo. Ne esce un tiro-cross che non s'insacca per questione di centimetri, con Tavoni fuori dai pali.
Al 24' D'Antoni libera sulla destra dell'area Kouko che però chiude troppo il piatto destro. Palla sul fondo.
Un minuto dopo colpo di testa di Romano deviato in angolo.
Un minuto dopo colpo di testa di Romano deviato in angolo.
Al 26' il risultato si sblocca.
Sul 12° (!) angolo di Villanova, dalla bandierina di destra, D'Antoni in
tap-in da sotto misura brucia tutti con una zampata a bruciapelo di
destro, da centravanti puro. È l'1-0 che non muta più.
Al 28' su traversone dal fondo destra di Cordova, D'Antoni prova a pare l'ingordo ma viene arginato.
Al 32' sinistro di Villanova deviato da Tavoni sul palo di supporto della propria porta. Brivido per i leoncelli.
Al 35' D'Antoni anticipa Tavoni e rovescia in rete dalla sinistra ma Tafani ricaccia il pallone aldilà della linea. Sarebbe stato un autentico eurogol...
Al 35' D'Antoni anticipa Tavoni e rovescia in rete dalla sinistra ma Tafani ricaccia il pallone aldilà della linea. Sarebbe stato un autentico eurogol...
Al 37' Kouko ruba palla ad un difensore e
duetta con D'Antoni per poi tentare il tiro a palombella dal limite
sinistro. Palla a sfiorare il secondo palo.
La Jesina prova a replicare con un
finale tutto cuore, ma anche la girandola dei cambi, con l'esordio del
classe '97 Toderi, non produce frutti. Sul fronte locale Perfetti entra
per arginare gli ospiti a centrocampo, mentre Bartolini dà una mano
sulle palle alte e consente la standing ovation a D'Antoni. Al 42'
punizione per i biancorossi ospiti di Mattia Cardinali (che firmò l'1-1
dell'andata) dalla tre quarti sinistra, senza esito.
Al 43' Croce prova a palombella dalla destra dell'area, palla alta.
Al 47' Saitta sbroglia in presa aerea
una situazione pericolosa dopo il colpo di testa di Cordova. Poi lo
stesso portierone maceratese si produce in un'altra sicura presa alta.
Le speranze della Jesina muoiono lì. La Rata esulta ancora, sempre più prima ed unica imbattuta dalla serie A alla D. Scusate se è poco...
Le speranze della Jesina muoiono lì. La Rata esulta ancora, sempre più prima ed unica imbattuta dalla serie A alla D. Scusate se è poco...
MACERATESE-JESINA 1-0
MACERATESE: Saitta,
Cordova, D'Alessio, Croce, Garaffoni, Alex Marini, De Grazia, Romano,
D'Antoni (40' st Bartolini), Villanova (32' st Perfetti), Kouko. (A
disp. Fatone, Cervigni, Lari, Petti, Tortelli, Grassi, Belkaid)
All. Giuseppe Magi
JESINA: Tavoni, Tombari, Nicola
Cardinali, Brighi (29' st Mattia Cardinali), Tafani (Cap.), Nicola
Marini, Pierandrei, Frulla, Tittarelli (36' st Toderi), Francia,
Carnevali (5' st Ambrosi). (A disp. Giachè, Gasparini, Anconetani,
Togni, Giacani, Bastianelli)
All. Francesco Bacci
Arbitro: Fabio Natilla di Molfetta (Nicolò Aurora di Molfetta-Marco Di Cello di Barletta)
Rete: 26' st D'Antoni
Note: ammoniti D'Antoni, Cardinali,
Francia, Romano, angoli 13-0, spettatori 1.300 circa, rec. 1'+ 5'. Prima
dell'inizio della gara capitan Romano ha portato un mazzo di fiori sul
consueto posto in tribuna per rendere omaggio al tifoso Silvio
Rinaldelli spentosi in settimana; durante il match i tifosi della curva
lo hanno ricordato con uno striscione personalizzato.
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