Questa è la foto dell'arrivo a gennaio di MARCO a Jesi. Un sodalizio che ha dato ottimi risultati e vedremo se nella prossima stagione le parti potranno ancora collaborare per il calcio a Jesi.
OTTAVO POSTO, BENE COSÌ
Alla Jesina non riesce il decimo risultato utile consecutivo e lascia
l'intera posta alla Sangiustese (2-1) dopo aver chiuso il primo tempo in
vantaggio con il gol del solito Cruz (nella foto, ottavo centro con la
maglia leoncella dal suo arrivo a dicembre).
Finisce con un
ottavo posto più che positivo per una squadra che la nuova società aveva
ripescato dall'Eccellenza e che aveva sofferto a lungo prima di
prendere consapevolezza della propria forza e, con gli innesti
invernali, imprimere un ruolino di marcia impressionante.
MANTOVA
Formazione: Borghetto, Galazzini (25′ st Ansah), Manzo, Scotto, Ferri
Marini (25′ st Bertozzini), Aldrovandi, Giacinti, Ferrari (19′ st
Altinier), Silvestro, Cecchi (32′ st Cuffa), Cherubin (43′ st Lazzarin).
A disposizione: Brazinskas, Alma, Tosi, Varano
Allenatore: Morgia
CARONNESE
Formazione: Barlocco, Roveda (19′ st Villanova), Baldo (40′ st
Perotti), Di Munno, Braccioli, Pavan, Rinaldi, Gattoni, Pittarello,
Corno (40′ st Spampatti), Piraccini (39′ st Barbera). A disposizione:
Beretta, Manti, Mandracchia, Albu, Ciceri
Allenatore: Mazzoleni
Arbitro: Taricone Sez. di Perugia
Assistenti: Camillo Sez. Salerno e Cesarano Sez. Castellamare di Stabia
Marcatori: 16′ st Manzo (M), 33′ st Altinier (M), 49′ st Altinier (M), 50′ Ansah (M)
Ammonizioni: Cecchi M), Cherubin (M)
Espulsioni: Rinaldi (C)
Mantova, 12 Maggio 2019 – Clima inglese nella città dei Gonzaga
giusto a sancire l’importanza di una semifinale dei play off. La
Caronnese è ospite allo storico Martelli del Mantova. Dopo i primi
minuti di studio il locale Ferrari al 17′, su errato disimpegno della
difesa, si trova a tu per tu con Barlocco il quale, con pronta uscita,
obbliga l’avversario ad angolare troppo. La posta in palio è alta e
le squadre sviluppano giocate condizionate dal non scoprirsi
eccessivamente almeno inizialmente. Il Mantova con lanci lunghi e cross
dalle fasce sulle punte esperte; i rossoblù tessono un gioco geometrico e
scambi rasoterra veloci. Proprio da una giocata difensiva palla al
piede ecco un nuovo errore che libera Scotto poco fuori dall’area con
unico avversario il numero uno caronnese che devia prodigiosamente con
uno tuffo felino alla sua destra un tiro a botta sicura. È il minuto 44
quando Pavan invece pesca in area Pittarello: dal contrasto difensivo ne
scaturisce una palla al limite dell’area sulla quale arriva Corno che
di prima non inquadra la porta. Dopo il primo angolo mantovano al 46′ si
chiude il primo tempo nel quale non s’è vista la differenza di punti
della regular season. Nella ripresa il forcing del Mantova si fa sentire
subito ed al 12′ produce l’effetto che condizionerà il resto
dell’incontro: il caronnese Rinaldi appena ricevuta palla da Barlocco al
limite dell’area, viene pressato da Scotto che, causa un controllo
imperfetto ruba palla. Per riconquistare la sfera il centrocampista
rossoblu impatta sull’avversario: punizione sacrosanta ma il rosso
estratto dal direttore di gara pare eccessivo. Sulla punizione dal
limite sinistro va lo stesso Scotto che si vede deviare nuovamente la
palla indirizzata al sette della porta caronnese alla sinistra di
Barlocco: strepitoso! Due minuti dopo il portiere Caronnese è
protagonista di una deviazione in allungo, questa volta alla sua destra,
di un tiro dalla distanza. Sul seguente angolo una palla spizzata dal
primo sul secondo palo finisce sul destro di Manzo che insacca. Siamo al
16′ e il Mantova passa in vantaggio: 1-0. Nonostante l’uomo in meno i
rossoblu non cambiano la loro prerogativa e giocano palle veloci salendo
con eleganti palleggi così da alzare un po’ il baricentro, tanto da
conquistare due angoli che si infrangono sulle torri mantovane. Al
minuto 28 c’è l’ennesima plastica deviazione di Barlocco che si allunga
sulla sua sinistra su tiro indirizzato all’angolino basso. Verso la
mezz’ora l’uomo in meno comincia a farsi sentire: al 33′ Altinier, da
cross sulla tre quarti sinistra a tagliare la difesa, si coordina per
calciare al volo in mezza rovesciata uno spettacolare tiro di destro
che, incrociato sul palo opposto, non lascia scampo a Barlocco e gonfia
la rete: 2 a 0 e tanti applausi per la prodezza. Al 35′ Corno tenta la
conclusione da fuori con un sinistro che si alza sopra la traversa. Al
43′ Borghetto compie il primo vero intervento bloccando un colpo di
testa di Pittarello. Due minuti dopo, proprio al 45′, Villanova dai 18
metri libera il sinistro che sibila di poco a lato. Il direttore di gara
assegna 5 minuti di recupero nei quali i varesini si riversano verso la
porta avversaria dando così l’opportunità di contropiede: al 49′ nuova
prodezza di Barlocco che neutralizza, dopo un ottimo scambio, un tiro
decentrato a sinistra da dentro l’area ma la respinta finisce sui piedi
di Altinier che a porta vuota non può sbagliare: 3-0. Nel successivo
minuto anche Ansah trova gloria finalizzando un contropiede che lo porta
solo contro Barlocco che questa volta nulla può: 4-0. Si chiude così un
secondo tempo che, indubbiamente condizionato dall’espulsione, nel
punteggio non rende merito agli atleti rossoblu che tornano a casa con
un passivo eccessivo ed il rammarico di non aver potuto giocare una
partita a pari uomini. Una sconfitta che mette fine ad una stagione ma
che ha reso merito ad una squadra che ha sempre dato il massimo mettendo
in campo, oltre un ottimo e riconosciuto gioco, cuore e dedizione per i
colori rossoblu, confermando la Caronnese tra le cinque squadre più
forti anche di questa stagione.
JESINA SULL'OTTOVOLANTE
La Jesina si congeda dal Carotti con un pareggio contro il Forlì che
prolunga ad 8 le gare utili consecutive e mette al sicuro l'ottavo
posto, raggiunto grazie ad un girone di ritorno da leader. Di
Pasqualini il gol in apertura di partita, con il raddoppio sfiorato un
paio di volte prima che gli ospiti raggiungessero il pareggio sul finire
del tempo. Domenica a Monte San Giusto l'ultima di campionato.
Per il Forlì un pareggio con tanti rimpianti contro la Jesina
„
La Jesina pareggia con il Forlì nell’ultima gara di campionato. Una stagione, quella della nuova gestione targata Gianfilippo Mosconi, da incorniciare soprattutto per un girone di ritorno tutto da incorniciare.
E’ stata una partita equilibrata, giocata su buoni ritmi, ed alla fine il risultato di parità può definirsi più che giusto.
All’11 Jesina già in vantaggio con un eurogol di
Pasqualini. Tiro da oltre 30 metri palla sul palo alla sinistra di
Mordenti e poi in fondo al sacco dalla parte opposta. Il Forlì prova a
reagire senza costruire qualcosa di importante. Al 14′ l’arbitro annulla
un gol di Villanova. Al 33′ Ricci si invola verso Mordenti, si aggiusta
la sfera sul piede sinistro, ma la conclusione batte addossso al
portiere avversario. Il giocatore leoncello riesce a recuperare la palla
ma poi cade a terra contrastato dai difensori avversari. Al 35′ ci
prova Trudo in contropiede ad involarsi ma recupera su di lui Mazzocchi
che devia in angolo. Al 41′ Baldinini ha una buona opportunità ma il
tiro è fuori misura. E’ il preludio al gol. Al 43′ Cortesi, anche lui dalla lunga distanza, trova il tiro giusto per battere Anconetani e pareggiare.
Tra il primo e secondo tempo applaudite e premiate le formazioni giovanile della Jesina.
Si riparte con la Jesina proiettata in avanti ed al 9′ grande azione
di Villanova con conclusione ravvicinata deviata in angolo da Mordenti.
Al 20′ Ambrosini su punizione prova a sorprendere Anconetani. La partita
resta equilibrata. Ciampelli tenta la carta Pierandrei al posto di
Trudo.
Ma non cambia più nulla
IL PAGELLONE / YABRE’ SUPERLATIVO, PASQUALINI GRAN GOL, VILLANOVA UN LUSSO
VILLANOVA 7 – Lo slalom di inizio secondo tempo è un piacere per gli occhi. JESINA – Anconetani, Martedì, Pasqualini, Marini,
Nonni, Bordo (45′ st Matinata), Trudo (27′ Pierandrei), Yabrè, Villanova
(43′ st Cameruccio), Ricci (44′ pt Ceccuzzi), Barbetta (41′ st
Zannini). All. Ciampelli FORLI’ – Mordenti, Baldinini (35′ st Prati),
Brunetti, Graziani (34′ st Del Sante), Cascione, Ambrosini, Mazzocchi,
Vesi (14′ st Nigretti), Cortesi (43′ st Cenci), Urso (27′ Di Benedetto),
Possenti. All. Campedelli ARBITRO – Pascariello di Lecce RETI – 11′ pt Pasqualini, 43′ pt Cortesi NOTE – spettatori 500 circa; ammoniti Barbetta, Di Benedetto, Marini, Pierandrei; angoli 3-4
LEGNAGO
Formazione: Cuoco, Dabo, Orchi, Parrino, Bruni, Kouamè, Marin (9′ st
Taylor), Di Dionisio, De Gregorio, Cocuzza (49′ st Miatton), Vita (44′
st Mantovani). A disposizione: Colella, Turato, Porcaro, Darrayi, Lotfi,
Peynado.
Allenatore: Pagan
CARONNESE
Formazione: Barlocco, Roveda (39′ st Barbera), Braccioli, Pavan,
Baldo, Di Munno (43′ st Rinaldi), Gattoni (44′ st Albu), Piraccini,
Corno, Pittarello, Villanova. A disposizione: Beretta, Manti,
Mandracchia, Cazzaniga, Ciceri.
Allenatore: Mazzoleni
Marcatori: 10′ pt Cocuzza (L), 20′ pt Cocuzza (L), 22′ pt Piraccini (C), 28′ pt VIta (L), 47′ st Cocuzza (L)
Arbitro: Fantozzi Sez. di Civitavecchia
Legnago, 28 Aprile 2019 – Allo stadio Sandrini la Caronnese incontra il Legnago. Ma fra le due protagoniste c’è un terzo avversario: il vento che alla scelta del campo diventa un alleato dei padroni di casa. Da
subito i veneti sfruttano il loro alleato: lanci lunghi sospinti dal
vento risultano difficili da valutare e contrastare. Tant’è che al 10′,
da una punizione al limite destro dell’area rossoblu calciata dal
mancino di Cocuzza e spinta dalle folate ne scaturisce un tiro forte e
preciso che gonfia le rete all’angolo alto alla sinistra di Barlocco che
nulla può: 1-0. Il
vantaggio mette le ali ai piedi dei legnaghesi che con lanci centrali e
spizzati mettono gli attaccanti a tu per tu con Barlocco, che al 20′
mette in angolo deviando un fendente rasoterra alla sua sinistra.
Angolo sul quale si porta Cocuzza, sinistro a giro, forte e tagliato
che, complice sempre il vento delinea una traiettoria arcata che si
insacca direttamente nell’angolo alto opposto, con Barlocco proteso
invano: 2-0. A 22′ la Caronnese accorcia le distanze, dopo un ottimo
intervento del portiere che mette in angolo la conclusione di Piraccini:
è lo stesso Piraccini che si prende la rivincita, con un preciso tiro
alla destra dell’estremo difensore: 2-1. Difficile
per la Caronnese spingere contro vento: con azioni rasoterra i rossoblù
conquistano il campo ma, appena la palla si alza, il vento la sospinge
indietro. Così,
all’ennesimo lancio centrale Cocuzza spizza per Vita che entra in area e
calcia con Barlocco in uscita che viene infilato per la terza volta:
3-1. I caronnesi
riprendono le trame rasoterra e la buona organizzazione di gioco porta i
varesini in area avversaria. Al 31′ è Cuoco a prendersi gli applausi
chiudendo su Corno. Un’altra manovra ben orchestrata porta Villanova al
tiro che viene ribattuto: la palla finisce sul destro di Corno che non
inquadra la porta.Un
primo tempo vibrante che, oltre al vento, vede i veneti spinti dalla
necessità di punti sviluppare un gioco di lunghi lanci ed estremo
agonismo. Nonostante ciò è ancora la Caronnese ad essere pericolosa al
41′ quando, dopo un’azione personale, Pittarello si vede contrastare una
prima conclusione e sul successivo dribbling viene contrastato con un
intervento dubbio che il direttore di gara lascia correre. Dopo
15 minuti di riposo è ancora protagonista il clima. Beffardo ed
irriverente il vento scompare quasi a sentenziare il suo essere
partigiano! La gara si sviluppa così su ritmi più lenti ed i rossoblu si
fanno vivi sin da subito nell’area veneta conquistando due angoli e,
sul secondo, è ancora Cuoco che con una presa in tuffo disinnesca il
colpo di testa di Pittarello indirizzato nell’angolo basso. È solo al
17′ del secondo tempo che si vede il Legnago nella metà campo rossoblu:
nuovamente un lancio spizzato libera Vita verso Barlocco che si supera
con un’uscita tempestiva. È
il minuto 25 e Roveda, dopo una travolgente discesa sulla destra,
crossa in area per Pittarello che impatta di testa da 6 metri ma, ancora
una volta, l’estremo difensore gli nega un gol che sarebbe stato il
giusto compenso delle occasioni e del gioco espresso dall’undici
rossoblù. La Caronnese è sempre a premere in area avversaria: prima
Villanova poi Corno arrivano alla conclusione senza il miglior
risultato.Bisogna
attendere i 4 minuti di recupero per vedere nuovamente i bianco azzurri
in area rossoblu. Da azione di contropiede Cocuzza impegna Barlocco in
una presa a terra. È il prologo alla resa. Al 47′ c’è la seconda
punizione dal limite, questa volta centrale: sulla palla nuovamente
Cocuzza che, questa volta senza aiuto del vento, buca Barlocco apparso,
nell’occasione, sorpreso. Giusto
il tempo della standing ovation al cambio di Cocuzza, autore dei tre
gol da calcio da fermo, ed il triplice fischio mette fine ad una partita
che, nel suo risultato appare bugiarda.
Paolo Carli – Fabrizio Volontè